Perché abbiamo paura del diverso?
Perché abbiamo paura del diverso? Razzismo, pregiudizi e persecuzioni partono da questa domanda. I pregiudizi non si basano sui fatti ma sono espressione di opinioni comuni che non cambiano anche se i fatti dicono altro. Si tratta di un atteggiamento di chiusura e di rifiuto nei confronti di chi appartiene ad un gruppo che non è il nostro.
Avevamo promesso di non ripetere episodi di razzismo e persecuzioni, ma non è stato cosi. Forse è proprio vero che l’andamento della storia è ciclico e non lineare, poiché se non fosse cosi avremmo dovuto imparare dai nostri errori anziché ripeterli. Non siamo diversi dai tedeschi dei tempi dell’olocausto quando acclamiamo la chiusura dei porti e sosteniamo determinate posizioni. E perché non siamo restii nei confronti degli americani? In fondo anche loro vengono da un altro continente solo che probabilmente li riteniamo più potenti, più avanti rispetto a noi, gente da cui trarre insegnamenti. Così scattano gli stereotipi: i “neri” violentano, rubano, trafficano droga, uccidono.
Allora è opportuno fermarsi un attimo a riflettere sul fatto che spesso l’apparenza inganna e che i veri stupratori, trafficanti o assassini sono in giacca e cravatta e, siccome potenti, manipolano la società inculcando stereotipi che mettono in cattiva luce i più deboli, scaricandogli addosso i loro peccati.
Dobbiamo essere razionali nell’ affermare e credere che gesti positivi e crimini possono essere compiuti indistintamente da qualsiasi persona che, in quanto tale, aldilà del colore della pelle, agisce in base alla propria coscienza.
Ogni situazione, ogni comportamento va osservato quindi in maniera oggettiva ma spesso abbiamo la vista annebbiata dalla rabbia, una rabbia che, con il giusto aiuto di un esperto, possiamo sconfiggere…del resto non siamo mai soli nella vita, non è così?