L’anoressia non ha età
I disordini alimentari, di cui l’anoressia è la manifestazione più nota e frequente, sono diventati nell’ ultimo ventennio una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti. Ma attenzione, l’anoressia è una malattia che non ha età, come invece spesso si crede. Non è solo tipica dell’adolescenza, anche se sicuramente c’è un picco di casi tra i 15 e i 25 anni. Non di rado tale patologia compare intorno ai 40-45 anni, un periodo spesso critico. Spesso è un evento negativo, quale può essere un lutto, il divorzio, il licenziamento a fare da detonatore della malattia ma vi è da dire che i soggetti colpiti a tale età sono persone che hanno già avuto veri episodi di anoressia in passato o comunque un rapporto poco sereno con il cibo.
É comunque fondamentale sapere che i disturbi alimentari non sono dovuti ad un unico motivo. Nessun fattore di rischio, preso singolarmente, può causare l’anoressia. Il patrimonio genetico, il carattere, le relazioni familiari e i modelli sociali di magrezza sono solo alcuni degli elementi in gioco allorché si sviluppa tale patologia.
Come è noto l’anoressia è più diffusa tra le donne ma ciò solo perché queste ultime sono di certo più forti degli uomini nella loro capacità di saper vincere la fame e così continuano con i digiuni che, dopo un po’, danno l’effetto del doping da sostanze eccitanti. Difatti quando ho troppa fame ma non devo mangiare è necessario far salire il livello di dopamina, l’ormone dell’euforia. È perciò che il digiuno può addirittura arrivare a “piacere”. Il consiglio che mi sento di dare a tutti coloro che si trovino alle prese con una persona che sta soffrendo di un qualsiasi disturbo alimentare è quello di capirle, né assecondarle né giudicarle. Sono vittime di un’ossessione che, se non curata, cresce come una cellula tumorale. Non basta agire solo sul versante fisico ma soprattutto bisogna agire a livello psicologico cercando il sostegno di personale specializzato che possa sostenervi e accompagnarvi nella risoluzione di questi casi.
E voi cosa ne pensate? Confrontiamoci insieme. Aspetto i vostri commenti.
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